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Ma quanto è green lo smartphone ricondizionato!

Lo sanno tutti: non è che cambi molto tra l’ultimo modello di smartphone e il penultimo.
E mentre c’è chi non può fare a meno di comprare il modello all’ultimo grido, c’è anche chi, con una mentalità un po’ più pratica e orientata al risparmio, non sente affatto questa necessità.

Lo smartphone usato e quello ricondizionato

Un’opzione molto interessante che può interessare entrambi i tipi di persone, è quella dello smartphone usato: tutti coloro che scarteranno il proprio attuale cellulare, perfettamente funzionante, per comprare l’ultimo modello sul mercato, potranno rivenderlo a chi si accontenta tranquillamente del penultimo, con grande vantaggio per le tasche di entrambi.

Tuttavia, nelle trattative tra privati, c’è sempre il rischio di truffe. Per questo esiste una possibilità intermedia, che è quella dello smartphone ricondizionato: si tratta di un cellulare che è stato utilizzato da qualcuno che poi lo ha restituito a una grande azienda, spesso per via di difetti minori. L’azienda lo ripara, lo ripristina e lo rivende a prezzo conveniente.

In altri casi, si tratta di un vecchio modello che semplicemente non è stato mai venduto da una certa catena commerciale o che in passato era destinato all’esposizione. Di conseguenza, lo smartphone ricondizionato è uno smartphone perfettamente funzionante, privo del rischio di truffe che esiste nella vendita fra privati sconosciuti, a prezzo inferiore e protetto da garanzia, come molti iPhone7.

Lo smartphone ricondizionato: una scelta green

Naturalmente lo smartphone ricondizionato è anche green, ovvero rispettoso dell’ambiente, dal momento che permette di fare un migliore uso dell’elettronica già esistente, contribuendo a ridurre il fenomeno dello spreco e dell’inquinamento derivato dal consumo eccessivo di prodotti elettronici. Acquistando un ricondizionato, potrete quindi dare il vostro piccolo contribuito verso una società più rispettosa dell’ambiente e anche meno materialista.

In Italia sono oltre 46 mila le tonnellate di rifiuti elettronici costituite da cellulari e piccoli oggetti elettronici, che molto spesso non sono smaltiti correttamente, portando a cattive conseguenze per l’ambiente. Gli smartphone andrebbero infatti riciclati e non buttati semplicemente nel bidone dell’indifferenziato. Inoltre, per legge, in Italia i rivenditori dovrebbero occuparsi del ritiro degli smartphone usati, anche se spesso questo tipo di servizio non è granché pubblicizzato.

Il problema è soprattutto culturale ed è legato anche all’indebolirsi della cultura del riutilizzo e della riparazione, nei tempi recenti. La colpa è certamente anche delle aziende produttrici, che fanno di tutto per stimolare l’acquisto di nuovo prodotti (si pensi a fenomeni come quello dell’obsolescenza programmata, per esempio).
Ma in fin dei conti, la scelta ricade comunque sul consumatore, che può sempre resistere a tutte queste pressioni e fare del suo meglio, nel suo piccolo, per contribuire a un mondo migliore, senza rinunciare alle comodità della tecnologia.

Comprare l’usato e, ancora meglio, il ricondizionato contribuirà a ridurre gli sprechi e gli inquinamenti. Lo stesso vale per chi ha un telefono di cui liberarsi: anziché buttarlo, è conveniente, sia economicamente che dal punto di vista ambientale, rivederlo.

L’ABC dell’acquisto di uno smartphone ricondizionato

Gli smartphone ricondizionati possono essere acquistati anche su Amazon. A volte viene usato il termine rigenerato o l’inglese refurbished e, in sostanza, dal punto di vista dell’acquirente, si tratta della stessa cosa: un vecchio modello di smartphone ancora ben funzionante, venduto da aziende con garanzia. Durante il Black Friday, inoltre, è possibile anche ottenere sconti ulteriori.

Uno smartphone ricondizionato dovrebbe essere venduto con una precisa indicazione del suo stato di usura. Molte aziende utilizzano le lettere A, B e C, che indicano le condizioni del telefono, dalla parte estetica (graffi e così via) al livello di usura della batteria:

  • il livello A indica un livello di usura molto basso e quindi una condizione quasi perfetta;
  • il livello B di solito indica la presenza di alcune piccole imperfezioni;
  • il livello C, di solito, indica uno smartphone che, pur essendo funzionante, mostra graffi e ammaccature evidenti.

Altre aziende utilizzano una categorizzazione diversa, e in ogni caso è ancora meglio quando i precisi malfunzionamenti e la condizione estetica esatta sono direttamente spiegati, mostrati e descritti nella scheda del prodotto.

Se quindi siete interessati all’acquisto di uno smartphone ricondizionato, sappiate che questi cellulari possono principalmente essere acquistati:

  • Nei centri commerciali e nei negozi fisici;
  • Dai siti web dei principali produttori;
  • Su Amazon, direttamente dalle aziende;
  • Su siti specifici che vendono solo smartphone ricondizionati (e naturalmente bisogna assicurarsi che il sito sia affidabile, se non è legato a una grande azienda).

Riassunto: perché conviene il ricondizionato

I principali punti di forza di uno smartphone ricondizionato, in sintesi, sono i seguenti:

  • Lo smartphone è ancora perfettamente funzionante;
  • Si può risparmiare a partire dal 15% del prezzo e a volte molto di più;
  • Essendo venduto da un’azienda, è soggetto a garanzia e il rischio di truffe è minimo;
  • Si riducono gli sprechi: lo smartphone ricondizionato è green;
  • Si compie un piccolo passo verso una società più genuina e meno consumistica.

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