L’uzbeko regala a Ranieri una vittoria fondamentale nell’andata degli ottavi di Europa League
Quella che sembrava già una storia chiusa si è trasformata in una favola calcistica all’Olimpico. Eldor Shomurodov, l’attaccante uzbeko che a gennaio aveva le valigie pronte per trasferirsi al Venezia, è diventato il protagonista inatteso della serata europea della Roma. Il suo gol al 94′ ha regalato ai giallorossi un prezioso 2-1 sull’Athletic Bilbao nell’andata degli ottavi di finale di Europa League, permettendo alla squadra di Claudio Ranieri di affrontare la trasferta in Spagna con un vantaggio minimo ma fondamentale.
La sfida contro i baschi ha avuto l’intensità e la tensione di una semifinale più che di un ottavo di finale, con due squadre determinate a conquistare un risultato positivo in vista del ritorno. I momenti di difficoltà non sono mancati per i padroni di casa, soprattutto quando Iñaki Williams, questa sera più in evidenza del celebrato fratello minore Nico, ha portato in vantaggio gli ospiti.
La reazione giallorossa
La Roma ha sfiorato il pareggio con Baldanzi, che ha sprecato una ghiotta opportunità davanti alla porta, prima di trovare l’1-1 grazie ad Angelino, al suo quarto gol dal 30 gennaio, un rendimento realizzativo sorprendente per un giocatore che prima non aveva mai trovato la rete con la maglia giallorossa. Episodi che testimoniano come la squadra capitolina, proprio come accaduto domenica scorsa in campionato contro il Como, abbia saputo ritrovare unità e determinazione proprio nei momenti di maggiore difficoltà.
La reazione d’orgoglio è arrivata dopo un primo tempo in cui la Roma aveva già flirtato più volte con il vantaggio: prima con Dovbyk che, lanciato da Pisilli, si è incredibilmente inceppato a tu per tu con il portiere avversario; poi con un potente tiro di Dybala che si è stampa[…]nti.
La mossa vincente di Ranieri
Nel momento cruciale della partita, è emerso tutto il carisma e l’esperienza di Claudio Ranieri. Il tecnico romano ha osato l’impensabile, sostituendo contemporaneamente i due gioielli offensivi, Dovbyk e Dybala, per inserire Shomurodov e Soulé. Una mossa che ha ricordato a molti tifosi un precedente illustre: in un derby, Ranieri cambiò all’intervallo le due bandiere giallorosse, Totti e De Rossi, riuscendo poi a rimontare la Lazio.
Il coraggio nelle scelte è una delle caratteristiche che rendono Ranieri un tecnico speciale, capace di prendere decisioni difficili ma sempre nell’interesse della squadra. Anche in questa occasione, come già accaduto nelle precedenti partite, Hummels è rimasto in panchina per tutti i 90 minuti, mentre Celik è stato tra i migliori in campo. La filosofia è chiara: gioca chi sta meglio, senza guardare al nome sulla maglia o al curriculum.
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Il protagonista inatteso
L’impatto di Shomurodov sulla partita è stato doppiamente decisivo. Prima ha provocato l’espulsione di Yerai Alvarez, costretto al secondo giallo, poi ha trovato il tocco vincente per superare il portiere Agirrezabala sul palo più lontano, provocando l’esplosione di gioia dell’Olimpico. Un’autentica impresa per un giocatore che a gennaio sembrava fuori dal progetto tecnico e che ora potrebbe aver riscritto il proprio futuro in giallorosso.
Le sue dichiarazioni post-partita hanno dimostrato la mentalità da squadra che Ranieri sta trasmettendo al gruppo: “La cosa più importante non è che ho segnato ma che la squadra ha vinto. E adesso non possiamo rilassarci perché c’è la partita di ritorno”. Parole che rispecchiano perfettamente lo spirito del tecnico romano, sempre concentrato sull’obiettivo successivo e mai troppo esaltato dopo una vittoria.
Questa capacità di ottenere risultati nei finali di partita sta diventando una costante per le squadre italiane nelle competizioni europee, come dimostrato anche dalla recente vittoria della Lazio contro il Lecce, analizzata nell’articolo Colpo Lazio a Lecce: Marusic decisivo nel recupero, dove ancora una volta un gol nei minuti di recupero ha determinato l’esito dell’incontro.
La strada verso i quarti
Il 2-1 conquistato all’Olimpico rappresenta certamente un risultato positivo in vista della trasferta a Bilbao, ma Ranieri sa bene che la qualificazione è tutt’altro che acquisita. La squadra basca, soprattutto davanti al proprio pubblico, rimane un avversario temibile e la Roma dovrà confermare la solidità difensiva e il carattere mostrati nella gara d’andata per proteggere il prezioso vantaggio.
Ciò che appare evidente è che questa Roma ha ritrovato lo spirito di gruppo e la determinazione che sembravano smarriti nella gestione precedente. Con Ranieri in panchina, i giallorossi sono tornati ad essere una vera squadra, capace di soffrire insieme e di esultare per il gol di un compagno che fino a poche settimane fa sembrava ai margini del progetto. Ed è proprio da questa ritrovata unità che passa la strada verso i quarti di finale.